FAQ
Totale elementi: 217

Con l'entrata in vigore del nuovo Regolamento di prevenzione incendi (D.P.R. 151/2011) sono state introdotte sostanziali novità rispetto alla previgente normativa, sia riguardo i procedimenti di prevenzione incendi, sia riguardo le attività soggette ai controlli da parte dei Comandi provinciali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ritiene, pertanto, preminente fornire all'utenza la necessaria assistenza finalizzata alla corretta applicazione della nuova normativa.
Con tali presupposti è stato realizzato il servizio di FAQ (Frequently Asked Questions), attraverso il quale saranno fornite le risposte alle domande di carattere generale e, soprattutto, d'interesse diffuso per l'utenza.
Verranno pubblicate progressivamente le domande poste con maggior frequenza ed interesse da parte dell'utenza.
Puoi ricercare la FAQ selezionando l’attività, la Categoria, la Data di Creazione e/o inserendo parte della domanda e/o della risposta.

Categoria:
Procedimenti di Prevenzione Incendi
Attività/Sottocategoria:
Documentazione richiesta a corredo delle istanze/segnalazioni
Quesito:
Con l'abrogazione del d.P.R 37/1998, a quale normativa occorre riferirsi per la registrazione degli interventi di controllo, manutenzione e verifica di prevenzione incendi finalizzati al rispetto del d.P.R. 151/11?
Risposta:
Dovranno essere distinti due ambiti. Qualora si tratti di luoghi di lavoro il riferimento normativo è il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 che in diversi punti riporta gli adempimenti, i controlli, le manutenzioni, la formazione ecc. In particolare il punto z) dell'art. 15 del D.Lgs. 81/08 prevede l'obbligo della regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti. Tale concetto è ripreso dall'art. 4 del d.m. 10 marzo 1998. (Controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio) che prevede che gli interventi di manutenzione ed i controlli sugli impianti e sulle attrezzature di protezione antincendio siano effettuati nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, delle norme di buona tecnica emanate dagli organismi di normalizzazione nazionali o europei o, in assenza di dette norme di buona tecnica, delle istruzioni fornite dal fabbricante e/o dall'installatore. Per esempio nella maggior parte delle norme UNI, che costituiscono la presunzione di conformità per ottemperare alla "regola dell'arte", sono previste espressamente le modalità di registrazioni dei controlli e delle manutenzioni, che normalmente prevedono la data, i risultati, i ricambi utilizzati e le azioni ulteriori necessarie. È comunque necessario che il responsabile dell'attività durante il controllo dei vigili del fuoco fornisca evidenza documentale delle registrazioni effettuate. Quando, invece, l'attività non costituisce luogo di lavoro ci si dovrà riferire al d.P.R. 151/2011, articolo 6 "Obblighi connessi con l'esercizio dell'attività, comma 2, che prevede l'annotazione in un apposito registro di tutti gli interventi di controllo, verifica, manutenzione e informazione che non potranno che riferirsi, anche in questo caso, a quelle prescritte da obblighi di legge, da norme di buona tecnica, da istruzioni fornite dai fabbricanti o da indicazioni progettuali.
Creato il: 23/05/2012
Categoria:
Procedimenti di Prevenzione Incendi
Attività/Sottocategoria:
Rinnovi
Quesito:
Quando il rinnovo del CPI riguarda attività nelle quali non sono presenti impianti di protezione attiva antincendi, (ad es. serbatoio gpl inferiore a 5 mc e impianto produzione calore inferiore a 350 Kw - categoria A), è necessaria l'asseverazione di un tecnico?
Risposta:
In assenza di impianti di protezione attiva antincendio, per le sole attrezzature mobili di estinzione non è dovuta la asseverazione a firma di tecnico abilitato.
Creato il: 23/05/2012
Categoria:
Procedimenti di Prevenzione Incendi
Attività/Sottocategoria:
Segnalazione Certificata di Inizio Attività
Quesito:
Per attività non a carattere produttivo, comprese nella categoria A dell'allegato I al d.P.R. 151/2011, l'invio del progetto al Comando deve avvenire tramite SUAP o direttamente al Comando stesso? Con quali modalità?
Risposta:
Qualora l'attività soggetta non sia riconducibile ad una attività produttiva, non si applicano le procedure dello sportello unico per le attività produttive di cui all'art. 10 del d.P.R. 151/11. La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) di cui all'art. 4 comma 1 del d.P.R. 151/2011 dovrà essere presentata direttamente presso il locale Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. La SCIA potrà pervenire in forma cartacea (presso lo sportello dell'ufficio prevenzione incendi o recapitata a mezzo posta) o potrà essere trasmessa tramite un messaggio di posta elettronica certificata (PEC). In quest'ultimo caso i file relativi ai modelli di domanda e della documentazione a corredo, dovranno essere allegati al messaggio di PEC, previa apposizione della firma digitale da parte del soggetto titolato alla firma di ciascun documento.
Creato il: 23/05/2012
Categoria:
Tariffe
Attività/Sottocategoria:
Tariffe
Quesito:
Come deve essere calcolato l'importo del versamento per attestazione di rinnovo periodico e dove possono essere reperiti i moduli necessari e il numero di conto corrente delle tesorerie provinciali?
Risposta:
Per il calcolo dell'importo da versare si rimanda alle tariffe consultabili sul sito www.vigilfuoco.it alla pagina "d.P.R. 151/11: "Attività soggette e tariffe transitorie"" accessibile dal collegamento "Regolamento di semplificazione d.P.R. 1 agosto 2011, n. 151" nella sezione "Prevenzione Incendi" del menu principale, presente in ogni pagina del sito. Dalla stessa sezione è possibile accedere anche alla pagina "Modulistica Prevenzione Iincendi" per consultare e scaricare tutti i moduli in formato editabile.
I numeri di conto corrente delle tesorerie provinciali dello Stato, sui quali effettuare i versamenti, sono invece riportati all'interno della pagina "Prevenzione Incendi on-line" nella sezione "Amministrazione On Line".
Creato il: 23/05/2012
Categoria:
Attività Soggette
Attività/Sottocategoria:
Attività 74
Quesito:
L'impianto di riscaldamento a nastri radianti (uno da 120 kW ed uno da 168 kW, per complessivi 288 kW, in un unico compartimento) di un laboratorio dovrà essere integrato con un nastro radiante da 120 kW nello stesso compartimento, portando la potenzialità complessiva a 408 kW. L'attività attualmente dispone del CPI in corso di validità. È corretto presentare la richiesta di valutazione del progetto (categoria B) essendo la potenzialità complessiva futura del compartimento superiore a 350 kW, oppure trattandosi di un'integrazione di potenzialità è sufficiente una SCIA a lavori eseguiti?
Risposta:
Qualora la modifica ad una attività, seppure modesta, porti la stessa nella categoria superiore, devono essere avviati gli adempimenti di quest'ultima categoria. Ciò vale nel caso prospettato in quanto gli impianti sono all'interno di un unico compartimento.
Creato il: 19/12/2011
Categoria:
Attività Soggette
Attività/Sottocategoria:
Attività 68
Quesito:
Gli ospedali e le strutture sanitarie di cui al punto 68 dell'allegato 1 al d.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 sono soggette ai controlli di prevenzione incendi a prescindere dal numero di posti letto?
Risposta:
No, le strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno sono soggette alla disciplina del d.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 solo se contengono oltre 25 posti letto.
Creato il: 08/06/2012
Categoria:
Attività Soggette
Attività/Sottocategoria:
Attività non soggette
Quesito:
I compressori e gli impianti per la produzione e distribuzione di aria compressa a servizio di attività artigianali e industriali di varia tipologia, ricadono tra le attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco ai sensi del d.P.R. 1 agosto 2011, n. 151?
Risposta:
I suddetti impianti non sono soggetti ai controlli dei Vigili del Fuoco ai sensi del d.P.R. 151/2011.
Creato il: 26/06/2012
Categoria:
Attività Soggette
Attività/Sottocategoria:
Attività 1
Quesito:
I compressori e gli impianti per la produzione e distribuzione di aria compressa a servizio di attività artigianali e industriali di varia tipologia, ricadono tra le attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco ai sensi del d.P.R. 1 agosto 2011, n. 151?
Risposta:
I suddetti impianti non sono soggetti ai controlli dei Vigili del Fuoco ai sensi del d.P.R. 151/2011.
Creato il: 26/06/2012
Categoria:
Attività Soggette
Attività/Sottocategoria:
Attività non soggette
Quesito:
Nel caso di un'azienda agricola in cui è presente una cisterna per il deposito di gasolio agricolo di capacità inferiore a 1 mc, quali sono gli adempimenti in relazione alle novità introdotte con il d.P.R. 1 agosto 2011, n. 151, e quali i requisiti che devono possedere la cisterna ed il locale in cui è posizionata?
Risposta:
Una cisterna di gasolio di capacità inferiore a 1 mc non rientra tra le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi in base al d.P.R. 1 agosto 2011, n. 151. Se il gasolio è contenuto in un "contenitore-distributore mobile" per macchine in uso presso l'azienda agricola, devono essere rispettate le norme contenute nel d.m. 19 marzo 1990. Qualora il deposito non abbia la suddetta caratterizzazione, devono essere rispettate le norme contenute nel d.m. 31 luglio 1934.
Creato il: 26/06/2012
Categoria:
Attività Soggette
Attività/Sottocategoria:
Attività 12
Quesito:
Nel caso di un'azienda agricola in cui è presente una cisterna per il deposito di gasolio agricolo di capacità inferiore a 1 mc, quali sono gli adempimenti in relazione alle novità introdotte con il d.P.R. 1 agosto 2011, n. 151, e quali i requisiti che devono possedere la cisterna ed il locale in cui è posizionata?
Risposta:
Una cisterna di gasolio di capacità inferiore a 1 mc non rientra tra le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi in base al d.P.R. 1 agosto 2011, n. 151. Se il gasolio è contenuto in un "contenitore-distributore mobile" per macchine in uso presso l'azienda agricola, devono essere rispettate le norme contenute nel d.m. 19 marzo 1990. Qualora il deposito non abbia la suddetta caratterizzazione, devono essere rispettate le norme contenute nel d.m. 31 luglio 1934.
Creato il: 26/06/2012