Copertina sisma
Il terremoto del Belice
Anno
1968

Nel gennaio 1968 la Sicilia occidentale viene devastata da un terremoto che raggiunge i 6,4° della scala Richter.

Tra i molti terremoti che hanno colpito il nostro Paese nell’arco della sua lunga storia se ne ricordano di incredibilmente distruttivi e drammatici. Al riguardo uno dei più noti è quello che devasta la Sicilia nel 1968, mostrando al mondo la difficile situazione di molte aree dell’isola e creando le premesse per un riordino del sistema di soccorso italiano, concretizzato con un’apposita legge nel 1970. Il sisma del Belice mette a dura prova la macchina dei soccorsi, costretta ad operare in condizioni proibitive e complesse. La tragedia si consuma in tutta la sua grandezza nella notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968, quando una scossa di magnitudo 6,4° della scala Richter colpisce la Sicilia occidentale, interessando in particolare le province di Palermo, Trapani e Agrigento. In considerazione del fatto che molti comuni colpiti dal disastro si trovavano nella valle attraversata dal fiume Belice, l’evento viene ricordato come “terremoto del Belice”.

I soccorritori si trovano a fronteggiare una situazione molto difficile in un’area estremamente povera e arretrata. Centinaia di persone muoiono sepolte tra i calcinacci, la polvere e le macerie delle proprie case fatiscenti. Migliaia sono i feriti soccorsi dalle strutture sanitarie, spesso raggiungibili solo con grandi difficoltà. E altre migliaia sono i senzatetto che perdono quel poco che possedevano. Lo sforzo di quanti accorrono nelle località colpite, animati dalla buona volontà ma in difficoltà a causa di un coordinamento precario, è comunque poderoso. Davanti a loro ci sono cittadine letteralmente spazzate via dalla furia violenta della natura e altre gravemente danneggiate in una Sicilia già provata da una situazione non facile. I vigili del fuoco intervengono con un’alternanza di circa 7.000 uomini impegnati a scavare per salvare i superstiti, recuperare le salme delle vittime e i pochi beni preziosi rimasti alla popolazione, oltre a mettere in sicurezza le strutture pericolanti. In questo scenario apocalittico, anche un semplice ricordo o un oggetto della quotidianità acquisiscono per i superstiti una grande importanza e il corpo nazionale non si risparmia per garantire anche questo tipo di assistenza alla gente in difficoltà. Anche l’impegno profuso dalle Forze Armate, dalle Forze dell’ordine, dai soccorritori sanitari e dalla guardia forestale è importante. Nell’occasione, ancora una volta, i vigili del fuoco si contraddistinguono per le numerose azioni di solidarietà e amore rimaste indelebilmente impresse nella polvere delle macerie di una meravigliosa terra sconvolta da un evento di dimensioni drammatiche.

Tra i 14 centri siciliani colpiti dal sisma del gennaio 1968 ci sono cittadine che rimangono completamente distrutte, fra cui Gibellina, Montevago Poggioreale, Salaparuta. Sul numero delle vittime le fonti non sono concordi, alcune parlano di 231 morti altre di 370. I feriti sono un migliaio, circa 70.000 i senzatetto. Tra gli altri paesini che subiscono danni ingenti ci sono Menfi, Partanna, Camporeale, Chiusa, Sciamani, Contessa Entellina, Sciacca, Santa Ninfa, Salemi, Vita, Calatafimi e Santa Margherita del Belice. Le popolazioni di questi agglomerati urbani sono composte in gran parte da vecchi, donne e bambini, visto che i giovani e gli uomini sono già da tempo emigrati altrove in cerca di lavoro.

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Case distrutte
Case distrutte
Centro abitato distrutto
Centro abitato distrutto
Centro abitato distrutto
Centro abitato distrutto
Mezzi movimento terra
Mezzi movimento terra
Mezzi movimento terra
Mezzi movimento terra
Operazioni messa in sicurezza
Operazioni messa in sicurezza
Postazione VVF a Gibellina
Postazione VVF a Gibellina
Rimozione macerie
Rimozione macerie
VVF rimuove muro pericolante
VVF rimuove muro pericolante
VVF scava tra le macerie
VVF scava tra le macerie
VVF rimuove macerie
VVF rimuove macerie
VVF tra le macerie
VVF tra le macerie
  • Case distrutte

    Case distrutte

  • Centro abitato distrutto

    Centro abitato distrutto

  • Centro abitato distrutto

    Centro abitato distrutto

  • Mezzi movimento terra

    Mezzi movimento terra

  • Mezzi movimento terra

    Mezzi movimento terra

  • Operazioni messa in sicurezza

    Operazioni messa in sicurezza

  • Postazione VVF a Gibellina

    Postazione VVF a Gibellina

  • Rimozione macerie

    Rimozione macerie

  • VVF rimuove muro pericolante

    VVF rimuove muro pericolante

  • VVF scava tra le macerie

    VVF scava tra le macerie

  • VVF rimuove macerie

    VVF rimuove macerie

  • VVF tra le macerie

    VVF tra le macerie